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Quante volte vi siete ritrovati a dire: basta, mi trasferisco, non ne posso più. Ma attenti, prima di farlo è bene sapere che cosa vi aspetta. Vi presentiamo una lista delle 10 cose che vi ritroverete davanti quando arriverete al Nord.

Voglio un attimo di respiro, voglio trovare il lavoro dei miei sogni, voglio guadagnare di più. Sì ma come sono i servizi al Nord? E come sono gli uomini? E le donne? E come si mangia? E il clima?

1)      A Nord fa freddo. Ma mica il freddo al quale siete abituati voi, un freddo a cui non ci si abitua mai. Avete presente Ficarra & Picone quando dicevano che «non è il caldo ma il caldo umido?» Una volta che vi sarete trasferiti al Nord, assaggerete anche l’opposto, il freddo umido: un gelo che penetra fin nelle ossa, per cui non basterà impacchettarsi come olive, ma serviranno strati e strati di capi, come per le sfoglie le cipolle, perché al chiuso invece, soffrirete un caldo sahariano. Sarà per questo che i russi bevono vodka come spugne? Ma torniamo a noi. Il cambiamento climatico ha reso le estati nordiche più miti; i venti e le piogge hanno caratterizzato i mesi estivi degli ultimi anni. Semmai sarà il sole quello che vi mancherà di più: completamente assente già da novembre fino a tutto aprile, con qualche eccezione, s’intende.
2)     Il mare non è affatto vicino. Scordatevi i viaggi fuori porta di mezz’ora al massimo un’ora; per andare al mare, in piena estate, dalla Lombardia occorreranno almeno 4 ore per arrivare in Liguria: all’andata. Sempre se siete fortunati e non troverete traffico; e poi c’è l’incognita del parcheggio. Se siete a Bologna o a Torino, ve ne basteranno due, per Rimini e la Liguria rispettivamente, ma attenzione: il mare non è certo lo stesso delle isole Eolie; lo sapete no che l’Adriatico è il mare più inquinato d’Italia?
Inoltre, scordatevi la spiaggia libera: niente rosolate al sole con tutto l’occorrente disposto liberamente in 80 chilometri quadrati; soprattutto sulla costa adriatica ma anche veneta, troverete filari e filari di bagni che in 1 metro x 1 metro vi avranno fatto trovare sdraio, ombrellone e lettino alla modica cifra di €5 l’uno, all’incirca.
E poi scordatevi di andare al mare e di rilassarvi; nei lidi più ‘in’ come a Rimini e a Lignano Sabbiadoro, al mare non ci si rilassa, si gioca e si balla: dunque al via gare e tornei, dai racchettoni al calcio a 5, dalla pallavolo ai balli caraibici. Insomma uno stress.
3)     Difficile che un uomo del Nord vi pagherà la cena, care donzelle, e non aspettatevi nemmeno i fiori, per carità. O meglio, fino al primo appuntamento, potrete stare serene e considerarvi come in ‘una botte di ferro’, perché il primo appuntamento si sa, è pur sempre il primo: una birra o una cena saranno sicuramente a suo carico; ma se per caso doveste decidere che state così bene in compagnia l’uno dell’altro e desiderate allungarvi per un cinema o un aperitivo, l’uomo del Nord si aspetterà che siate voi a sollevarlo dalla seconda spesa: qui le cose costano, avete voluto la parità?
4)     Non aspettatevi le porzioni elefantiache di mamma, quando uscirete a mangiare. E nemmeno quando e se verrete invitati in una casa del Nord a pranzo o, più possibilmente, a cena. I piatti saranno giusti, mai abbondanti, e neanche molto conditi. Se non verrete portati in un ristorante macrobiotico, in una pizzeria gluten-free o in un sushi bar, che tanto va di moda tra i milanesi e gli emiliani, vi arriverà ciò che avrete ordinato: niente mozzarelline fritte e olive ascolane per cominciare, niente limoncello per digerire offerto dal padrone; difficile anche che il ‘pane della casa’ sia gratis.
5)     E nemmeno gli orari sono quelli che vi aspetterete: qui si cena dalle 19:30 alle 20:00 e si pranza dalle 12:30 alle 13:00 al massimo; stesso discorso per pub, ristoranti e locali, che però, in linea di massima, terranno la cucina aperta fino alle 15:00 e fino alle 22:00; e mi raccomando, è d’obbligo prenotare, soprattutto nel weekend, anche se ormai avete fatto amicizia con il proprietario della pizzeria sottocasa.
6)     In ogni caso, difficile che al Nord verrete invitati a mangiare a casa; difficile che sia qualcuno a cucinare per voi: e questo vale sia per gli uomini che per le donne. Al massimo vi arriverà un invito per un aperitivo a buffet, con posto in piedi, oppure per un maxi-ordine di pizza da asporto.
Non mettetevi in cerimonia: difficile che chi vi inviti a mangiare al Nord pretenda da voi una scorta decennale di provviste, una bottiglia di vino o un dolce andranno più che bene, anche se andrete a mangiare dalla suocera. Assicuratevi solo di essere puntuali.
E nel giorno del compleanno? È usanza che sia il festeggiato a ‘metterci la casa’, mentre gli invitati sono coloro che porteranno da mangiare. Se la festa sarà casalinga, ognuno dei partecipanti avrà il compito di portare il cibo che preferisce: un antipasto o un dolce, e non dimenticate le bevande! Se invece le celebrazioni si terranno fuori, in un locale, probabilmente il festeggiato porterà la torta e se siete fortunati, vi pagherà il primo giro di alcolici: ma il cibo sarà a carico vostro. Così come il regalo: quello vale in tutta Italia, non è vero?

Piesse: al Nord non si festeggia l’onomastico. Perciò non sarà necessario sprecare soldi né fiato: non fate neanche gli auguri insomma, nessuno se ne curerà, a meno che non verrete in contatto con figli di ‘sudisti’, allora, forse, potrebbe essere un altro discorso.
7)     I matrimoni del Nord sono particolarmente brevi, e non è nemmeno necessario imbellettarsi troppo; non avete un abito? Va benissimo uno spezzato, e semmai lo aveste di colore bianco, poco importa. Rigorosa per gli uomini è la giacca, ma nessuno se ne avrà a male se non avrete cravatta o papillon. Spesso le celebrazioni durano solo qualche ora, incluso il rinfresco, che molto frequentemente viene organizzato al pomeriggio, e molto spesso, negli ultimi anni, in settimana, o anche di sabato.
8)     Uomini, non pensate di poter dire alla vostra amata nordica: «passavo di qua e volevo vederti». Per quanto romantico possa essere, le donne del Nord non gradiscono le sorprese di questo genere; stesso discorso, ancor più accentuato, per gli uomini. I ‘propri spazi’ vengono percepiti con un attaccamento quasi morboso, perciò prima di citofonare, assicuratevi di non disturbare. Avvisate prima via cellulare, o meglio ancora, mettetevi d’accordo per un giorno specifico ed un orario specifico, che non sia a mezz’ora o dieci minuti dalla telefonata: meglio non irritare la persona che vi piace.
9)     Presso i mercati del Nord la mercanzia non viene urlata. Difficile trovare qualcuno che lo faccia, perché i milanesi non gradiscono la caciara. E soprattutto, difficile che al mercato ci si intrattenga in adorabili e lunghissime conversazioni tra i banchi mentre si gusta un ottimo bicchiere di vino o un panino, perché difficilmente troverete chioschetti che fanno da mangiare. C’è solo la merce, messa in bella mostra con cartelli chiari e prezzi cari come il fuoco.
10) Al mercato come altrove, non sarà permesso poter trattare i prezzi. Nessuno sconticino per la spuntatina della frangetta, nessun abbuono per il mezzo etto di prosciutto ‘che faccio lascio?’ Tutto quello che vedrete, lo pagherete: anche il bicchiere d’acqua dopo il caffè, che spesso e volentieri viene servito dalle bottiglie, o il sacchetto biodegradabile del supermercato. Ma più la città in cui andrete ad abitare sarà piccola e più tempo vi fermerete tra le sue mura, più gente avrete la possibilità di conoscere, e magari, potrebbe scapparci uno strappo alla rigida regola.

Ricordate che la gentilezza è l’unica arma giusta per ottenere sempre quello che vorrete: non indispettitevi, non prendetevela a male, non c’è niente di personale. Ogni mondo è paese e ogni luogo hai i suoi maleducati: ci sono i nordici scontrosi, ma i nordici non sono per natura scontrosi, hanno solo bisogno di più tempo per sciogliersi; ve l’ho detto che fa freddo, no?

Autore | Enrica Bartalotta

Foto da: www.kompeterejournal.it