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Dopo un lungo silenzio, l'attore Alvaro Vitali si è raccontato in un'intervista al quotidiano "La Verità". In seguito al successo, per lui, è arrivata la depressione, ma oggi si dice rinato, grazie anche alla moglie Stefania Corona.

Il telefono ha smesso di suonare, di colpo – esordisce – I primi mesi pensavo di non avere pagato le bollette. Invece non mi cercava più nessuno. È andata avanti dieci anni così. È tanto, sai? Per i primi due anni non sono quasi uscito di casa. Sono caduto in depressione. Hai capito perché grandi attori si sono suicidati o sono finiti nella droga o nell’ alcol?”.

Ringrazio Dio che mi ha dato il cervello di sopportare tutto – ha detto –. Ma il pensiero c’ era, è stato un momento bruttissimo. Se mi guardo indietro mi viene da piangere. Guardo il cinema di oggi: fanno un film comico l’ anno, i cosiddetti cinepanettoni. Tutti uguali, con i soliti attori, moglie e marito che si mettono le corna, la solita minestra. Non hanno idee”. “Mi hanno dato fastidio soprattutto gli amici, le attrici e gli attori – rivela – Tutti scomparsi. Mai nessuno che mi dicesse: “Alvà che stai a fa’? Andiamo a cena, parliamo”.

Tra questi, Lino Banfi: “Eravamo molto amici, io e Lino Banfi – prosegue – Ma non si è mai degnato di dirmi: “Alvaro sto preparando Nonno Felice, vieni che ti faccio fare una cosa. Quando ha compiuto 80 anni gli ho fatto gli auguri. Certo non è che se lo incontro lo bacio in bocca. Un caffè però lo beviamo ancora insieme. Ma non faccio finta: io quando giravo un film mettevo dentro gli amici, anche per fare le comparse. Gli altri no”.

Secondo quanto ha raccontato Vitali, anche i fratelli Vanzina gli avrebbero voltato le spalle: “Li ho conosciuti da piccoli perché ho lavorato con Steno, il loro papà, che era mio grande amico. Li ho visti crescere. Speravo che in uno di questi cinepanettoni mi facessero lavorare. Non lo hanno mai fatto e ci sono rimasto molto male… Gli ho portato una sceneggiatura che ho scritto, mi hanno detto: ‘Ti facciamo sapere’. E sono scomparsi. Una tristezza. La cosa buffa è che la gente vuole ancora Pierino, lo ama, lo richiede”.

Periodicamente, sui social, si diffonde la bufala della morte dell'attore: “Ogni tanto lo scrivono, me sto sempre a grattà le pa**e – commenta – La mattina accendo il pc e me gratto. Una volta hanno scritto che son morto di infarto prima di pranzo. Io ho risposto: ‘Aò, manco m’ hanno fatto mangià, sti str**zi’”.