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Sono partite 30 mila lettere spedite da Anpal, Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, ai destinatari della sperimentazione del cosiddetto assegno di ricollocazione. Si tratta di un assegno che aiuterà le persone disoccupate nella ricerca di un lavoro ed è destinato a coloro che ricevono la NASPI da almeno 4 mesi. 

In sostanza, è un buono per usufruire di servizi di assistenza intensiva alla ricollocazione, corrisposto materialmente a uno dei circa 900 centri che erogano il servizio di assistenza alla ricollocazione. Non è un nuovo importo economico spettante al lavoratore, ma di un incentivo economico spettante ai servizi accreditati, che viene riconosciuto nel caso in cui essi riescano a ricollocare il lavoratore disoccupato.

La cifra relativa a ogni disoccupato dipende da diversi fattori, tra cui livello di occupabilità del beneficiario e precedente inquadramento lavorativo. Come spiega Anpal:

L'intervento, che ha una durata di sei mesi prorogabile per altri sei nel caso non sia stato consumato l'intero ammontare del buono, prevede da 1.000 a 5.000 euro in caso di risultato occupazionale con contratto a tempo indeterminato, mentre la cifra si dimezza in caso di contratto a termine, che deve comunque avere una durata di almeno 6 mesi. L'ammontare è graduato in funzione del profilo personale di occupabilità: maggiore è la difficoltà di reinserire il disoccupato nel mercato del lavoro più alto sarà l'assegno.