Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

È possibile pagare soltanto 120 euro all'anno per l'assicurazione dell'auto? A quanto pare sì e il "trucchetto" è del tutto legale: bisogna avere una targa straniera. A spiegare come fare è Libero: sono circa 4 milioni in Italia le vetture immatricolate all'estero, anche se non si può fare una stima davero precisa, vista la libera circolazione dei veicoli. Il Codice della strada, però, è molto chiaro in tal senso: chi ha un'auto con targa straniera può utilizzarla sul territorio italiano per non più di un anno. Allo scadere dei dodici mesi l'auto andrebbe reimmatricolata per pagare tasse, bollo ed Rc Auto italiani. 

Ecco cosa si legge:

Il Codice della Strada dice che se possiedi un’auto con targa straniera e la utilizzi solo nel nostro Paese puoi farlo per un anno al massimo. Poi devi reimmatricolarla e pagare quindi tasse, bollo e assicurazione italiana, che, ricordiamo, è tra le più care d’Europa. Una riforma del Codice è allo studio: il governo vorrebbe vietare a chiunque sia residente in Italia da più di 60 giorni, di circolare con veicoli immatricolati all’estero. In Commissione Trasporti hanno però specificato pochi giorni fa che resteranno escluse le auto concesse in leasing o in locazione. Quindi se l’auto viene gestita da una società estera con sede ad esempio in Bulgaria, e non da un privato, sarà impossibile appiopparti una multa.

Persino le forze dell’ordine, interpellate da Libero, ci spiegano che in linea del tutto teorica potrebbero andare a controllare il contratto di leasing e fare una serie di verifiche incrociate per capire se l’auto viene utilizzata prevalentemente in Italia, ma per loro stessa ammissione è una procedura quasi impossibile: è la norma italiana ad essere inadeguata. Se la circolazione dei veicoli in Europa è libera, sei libero di intestare la tua auto a una società estera e far felice il tuo portafogli. Disegni di legge bipartisan per cambiare le norme giacciono in Parlamento da anni, nel frattempo è tutto legale.