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Evidentemente queste cose non accadono soltanto in Sicilia. Un grosso squalo è stato avvistato per due volte nel giro di pochi giorni davanti alle coste del mare Adriatico a cavallo tra la Romagna e le Marche. La Guardia Costiera ha emesso un'allerta, raccomandando di ridurre al minimo le attività sportive e ricreative in acqua in tutta la zona.

Come spiega il "Corriere della Sera", il primo avvistamento risale al 31 ottobre ed è avvenuto 15 miglia al largo di Rimini. Dei pescatori hanno visto emergere dalla superficie dell’acqua la pinna dorsale di un grande squalo che è rimasto nei paraggi prima di allontanarsi e scomparire. I pescatori sono riusciti a girare anche un breve video con uno smartphone; secondo la loro testimonianza lo squalo era lungo circa 7 metri, una dimensione rara per questa zona di mare. Pochi giorni dopo l'apparizione un po' più a sud nelle acque antistanti Fano, in provincia di Pesaro. Due diportisti si preparavano a un’immersione subacquea ad appena 350 metri da terra. 

Gli esperti parlano di squalo bianco, la specie più feroce. Un avvistamento analogo era già avvenuto nel mare di Rimini ma si tratta din un fatto risalente al 2002 e ripetutosi sporadicamente. Mai però l’incontro ravvicinato con l’uomo era avvenuto così sottocosta. Esemplari di quella grandezza si aggirano invece più a sud, nelle acque della Sicilia e anche nel Tirreno. Dal punto di vista dei biologi marini gli avvistamenti sono una buona notizia: significa che la specie è in salute anche nel Mediterraneo e che si è spinta in questa zona alla ricerca di cibo.