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L'ormai celebre storia della baby squillo a Palermo si arricchisce di un particolare destinato a far discutere: tra i clienti della ragazza ci sarebbe anche un noto giudice in pensione. Se la notizia venisse confermata, l'inchiesta dovrebbe essere trasferita per competenza al tribunale di Caltanissetta. Ne dà notizia "LiveSicilia", che ricorda come tra gli "affezionati" di Naomi, all'epoca dei fatti minorenne, ci fossero clienti facoltosi, dagli avvocati ai medici, dagli imprenditori ai poliziotti.

Dario Nicolicchia, ex fidanzato della ragazzina tuttora indagato, continua a negare ogni addebito: a suo dire quel denaro, tra i 50 e i 300 euro per ogni rapporto sessuale, era un regalo che gli uomini facevano di loro spontanea volontà, senza che nulla gli venisse richiesto. Scenario che non convince affatto la squadra mobile di Palermo.