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OLYMPUS DIGITAL CAMERAIl cicer arietinum è una pianta erbacea che produce semi detti ‘ceci’, legumi ricchi di proteine e potassio.

Di questa pianta esistono diversi tipi di ceci, e viene definita ‘arietinum’ probabilmente per la tipica rugosità dei semi che sembra ricalcare la sagoma della testa di una ariete, e ‘cicer’ per la sua forma tondeggiante, somigliante a una protuberanza; si dice infatti che Cicerone discendesse da un suo antenato con una caratteristica protuberanza (a forma di cece) sul naso.

La pianta, annuale, presenta una radice ramificata profonda, che può arrivare anche a 1,20 m sotto terra. Questa caratteristica, le garantisce una particolare resistenza alla siccità. Le foglie sono opposte, composte da diverse paia di foglioline ellittiche e denticolate; i fiori sono solitari ascellari, bianchi, rosei o rossi; i semi hanno una consistenza diversa a seconda della cultivar, e sono commestibili.

Il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, probabilmente dal Cicer reticulatum. Le specie selvatiche si sono originate in Turchia, mentre le prime testimonianze archeologiche della coltivazione del cece risalgono all'Età del Bronzo e corrispondono alla zona dell’attuale Iraq; i ceci si diffusero in tutto il mondo antico, probabilmente tramite i commerci tra Occidente e Oriente: antico Egitto, Grecia, Impero Romano, quindi non stupirebbe se fossero state utilizzate molto presto anche nelle provincie e nelle colonie dei rispettivi regni.

I semi del Cicer arietinum, sono tra i legumi più coltivati al mondo, dopo la soia e il fagiolo; ne vengono prodotti in media 3,5 tonnellate a ettaro. Il cece non sopporta terreni troppo fertili o argillosi; la sua coltivazione è dunque diffusa principalmente in India e Pakistan perché essendo mediamente resistenti alla siccità, il luogo ideale per la loro proliferazione è sicuramente il bacino del Mediterraneo e oltre. Nonostante questo, in Italia la pianta non viene molto coltivata, a causa delle basse rese e della scarsa richiesta, ma i suoi semi vengono usati principalmente nelle regioni del Sud, insieme con la pasta, fatta eccezione per la Liguria, dove i ceci vengono usati per realizzare la farinata e la panissa.

in Sicilia, oltre alla tradizionale pasta e ceci o alla zuppa, questi semi vengono utilizzati per realizzare le panelle, noto street food palermitano, rappresentato da gustose frittelle a base di farina di ceci, racchiusi in panini al sesamo. Le potete gustare per strada, o nelle tipiche rosticcerie che debordano di gustosi piatti tipici, dolci e salati.
Il piccolo comune di Lercara Friddi, in provincia di Palermo, dedica a questo salutare seme una sagra, che ogni anno vede la presentazione di squisiti piatti a base di ceci, tra cui le panelle.

Autore | Enrica Bartalotta