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Ospite della trasmissione “E poi c’è Cattelan”, Andrea Belotti ha parlato della sua vita a Torino senza dimenticare l’esperienza di Palermo, dove tra l’altro ha conosciuto la sua futura moglie, la 25enne Giorgia Duro. “A Torino centro sono tutti tifosi del Toro, nei dintorni più della Juventus. Dybala? A Palermo o giocavo io o giocava lui, quindi giocava lui. Giocavamo 3-5-1-1 e il trequartista era Vazquez, all’inizio giocavano sempre loro due e io entravo a partita in corso; poi ho fatto una partita con Dybala titolare, proprio contro il Torino. Se ho segnato? Io no, Paulo sì. A Palermo all’inizio arrivando da Bergamo mi sembrava di aver cambiato pianeta, arrivi giù e trovi caldo, mangi bene, tutti che ti accolgono bene, la gente ti vedeva ed era capace di invitarti a casa a mangiare. Se andavo? No, da bergamasco ero bello diffidente. Poi andavi a cena a mangiare una cosa veloce e ti portavano ottocento piatti, però il calore e l’affetto che ho trovato giù per me è stato qualcosa di importante, perché nonostante all’inizio vivessi un momento di difficoltà, i tifosi sono stati molto calorosi e ho trovato persone che mi hanno voluto bene dall’inizio. Quindi per me giorno dopo giorno è passato tutto molto bene“, dice Belotti.

Il prossimo 15 giugno il Gallo sposerà la splendida Giorgia: “Lei mi ha voluto più bene di tutti, il 15 giugno ci sposiamo, è un passo che abbiamo voluto fortemente insieme e non vedo l’ora arrivi quel giorno. Se mi occupo dell’organizzazione? Poco, io sono lì solo quando devo pagare! Ovvio sia più lei a organizzare tutto, è più precisa, ma le cose le facciamo assieme. Il ristorante? Lo decidiamo assieme, anche perché a me piace il mangiare, compatibilmente col calcio: devo stare sempre in linea, ma una volta ogni tanto si può fare. Il piatto preferito? Il piccione, una delle carni più pregiate e secondo tutti gli chef tra le più difficili da preparare“.