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Benzinaio ucciso a Palermo in piazza Lolli, il Comune si costituisce parte civile. Il procedimento penale è quello a carico di Mario Di Fiore, il pensionato che nel giugno scorso assassinò con un colpo di pistola il benzinaio Nicola Lombardo in quanto, a detta dell'accusato, il prezzo richiesto per il pieno era eccessivo.

L'udienza si è svolta con il rito abbreviato davanti al Gup, Wilma Ferrara. Oltre al Comune di Palermo si sono costituiiti Parte civile la moglie della vittima, in proprio e quale esercente la potestà sui due figli minori, difesi dall'avvocato Lanfranca, nonché il padre e un fratello della vittima, difesi dall'Avvocato Mancino.

L'imputato era presente e il suo avvocato si è opposto alla costituzione del Comune di Palermo. "Il Gup, invece, l'ha ammessa – si legge in una nota diramata da Palazzo delle Aquile – ritenendo il fatto foriero di grave allarme sociale e di danno all'immagine della città, anche in considerazione dei futili motivi che hanno indotto l'imputato aduccidere Lombardo".  L'udienza è stata rinviata al prossimo 1 dicembre.


Fonte: BlogSicilia