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Quando sarà abbastanza grande per capire, alla piccola Amina, che adesso ha 10 giorni, verranno raccontate molte cose. La bimba si è imbarcata lo scorso 6 marzo insieme ai suoi genitori su un volo Tunisi-Malpensa, perché proprio a Milano, al policlinico San Donato, c'è la struttura adatta a curare il suo difetto congenito. Il volo, però, era molto rischioso, perché Amina non poteva respirare autonomamente e la sua sopravvivenza era legata alle bombole di ossigeno.

A mantenere viva la sua speranza sono stati il pilota delll'aereo, i passeggeri dell'aereo e il primario di Cardiochirurgia pediatrica del San Donato. Il racconto del viaggio è stato riportato dal Corriere della Sera: non sono mancati attimi di paura, perché la durata del volo era di 100 minuti, ma l'ossigeno sarebbe stato disponibile soltanto per 100 minuti. La temperatura corporea della bimba era scesa in modo preoccupante e allora è stato alzato al massimo il riscaldamento. Tutti hanno collaborato.

L'aereo è arrivato a Malpensa in soli 85 minuti e la bimba è stata portata in ospedale: il suo intervento è riuscito e la piccola è tornata a casa insieme ai suoi genitori, senza alcuna urgenza.