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Alcuni ricercatori svedesi hanno scoperto che una sostanza contenuta nei broccoli è una validissima alleata contro il diabete di Tipo 2, in particolar modo nei soggetti obesi, dato che riesce a ridurre la produzione di glucosio da parte del fegato. Il risultato della sua virtuosa azione è un maggior controllo della glicemia, i cui sbalzi sono caratteristici dei pazienti diabetici, nei quali l'insulina, un ormone prodotto dal pancreas, non riesce a compiere il proprio dovere poiché carente o mancante.

Il composto individuato dai ricercatori svedesi è il sulforafano, un isotiocianato già noto alla scienza per le proprietà antiossidanti che è particolarmente abbondante nelle piante brassicacee o crucifere, come i già citati broccoli, i cavoli e i cavoletti di Bruxelles. Per scovarla, gli studiosi hanno effettuato un esperimento piuttosto particolare: hanno preso in esame circa 4mila sostanze e ne hanno valutato i potenziali effetti benefici sui geni espressi dal tessuto epatico di pazienti diabetici.

Al temine dei test è emerso che il sulforafano risultava essere la sostanza più compatibile, e nella fase successiva dello studio è stato somministrato – sotto forma di estratto concentrato – a 97 pazienti affetti da diabete di Tipo 2. Prelevato dai broccoli, e più nello specifico dai germogli, dove è presente in maggiori concentrazioni, il sulforafano è riuscito a ridurre sensibilmente la produzione di glucosio del fegato, con conseguenti valori più bassi di emoglobina glicata nel sangue, in particolar modo nei pazienti obesi.