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Costretti a vendere le fedi nuziali per sfamare i figli. Ma il lieto fine è comunque arrivato: il parroco ha aperto una colletta su Facebook per recuperare gli anelli. I protagonisti di questa vicenda avvenuta in Veneto sono Diego, 48enne disoccupato da 4 anni, e la moglie, che lavora saltuariamente come domestica. L'uomo ha raccontato del suo gesto estremo di vendere le fedi pur di racimolare quanto necessario, facendo scattare la gara di solidarietà. A tirare le fila degli aiuti è stato don Gianni Vettorello, parroco di San Bortolo.

"Non si tratta solamente di restituire le fedi nuziali a una coppia che ha dovuto privarsene per sopravvivere, ma di restituire dignità e autostima a una famiglia che rischiava di perderla", ha detto il religioso. A partecipare alla colletta sono stati anche alcuni terremotati d'Abruzzo, invertendo la rotta degli aiuti che avevano ricevuto. Quando la coppia si è recata a ricomprare gli anelli ha scoperto che erano già stati fusi ma don Vettorello non si è dato per vinto e ne ha comprati di nuovi che da sabato, lucidissimi, sono tornati a brillare sull'anulare dei due sposi.