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È cresciuto il consumo di alcol in Italia, in particolare di aperitivi, amari e superalcolici. A preoccupare l'aumento del consumo lontano dai pasti, quello che è più dannoso per la salute. I grandi bevitori, chiamati "binge drinker" (quelli cioè che fuori dai pasti assumono grandi quantità di alcolici), toccano quota 3,7 milioni e sono soprattutto giovanissimi.

I dati emergono dall'ultima Relazione su alcol e problemi correlati, trasmessa dal Ministero della Salute al Parlamento. Nel corso del 2015, il 64,5% degli italiani di 11 anni e più, ovvero 35,6 milioni di persone, ha consumato almeno una bevanda alcolica, con prevalenza maggiore tra i maschi (77,9%) rispetto alle femmine (52%).

Il numero dei cittadini che beve lontano dai pasti sarebbe aumentato in modo preoccupante: nel 2013 erano il 25,8%, nel 2014 erano il 26,9%, nel 2015 risultano il 27,9%. «L'alcoldipendenza – ricorda il Ministero – è un fenomeno che continua a necessitare di grande attenzione per le implicazioni sanitarie e sociali che ne derivano».