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Grosse novità in vista per i dipendenti pubblici, un settore professionale da sempre molto "attenzionato". A metà giugno la bellezza di 8.000 persone si contesero i 10 posti fissi da infermiere messi a disposizione dall'Irccs Fondazione Policlinico di Milano, mentre a inizio luglio oltre 85.000 domande arrivarono alla Banca d'Italia per il concorso destinato all'assunzione di 30 vice-assistenti. Ogni anno, nonostante il parziale blocco del turn-over nel pubblico impiego, sono parecchi i concorsi banditi, anche per l'assunzione di poche persone.

Uno dei decreti attuativi della riforma Madia (num. 75 del 25 maggio 2017) cerca proprio di mettere ordine nel complesso sistema dei concorsi delle amministrazioni pubbliche, fa notare l'Adnkronos. L'intenzione sarebbe quella di introdurre concorsi nazionali unici vincolando le procedure di reclutamento a un 'Piano triennale dei fabbisogni', con l'obiettivo di contenere e orientare la programmazione delle assunzioni. In pratica, mentre oggi ogni amministrazione può indire il proprio concorso, con la nuova normativa solo le amministrazioni centrali (come Ministeri, Inps e Inail) che comunicheranno i propri fabbisogni potranno partecipare ai bandi unici triennali. Senza il piano dei fabbisogni e senza il decreto che approvi le procedure di reclutamento, gli enti statali non potranno assumere.