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Una romena di 36 anni è morta nove mesi dopo una liposuzione. L'intervento è stato eseguito in centro a Milano, mentre il decesso è avvenuto in un hospice nel Bresciano, dopo una serie di operazioni, anche a Bucarest, a causa di una 'infezione devastante'. La Procura ha inviato il Nas dei carabinieri a perquisire lo studio-appartamento del 32enne "medico chirurgo", ora indagato per omicidio colposo. 

Il 5 luglio 2017, la donna, che viveva in Romania, si è presentata in quello studio "su consiglio di un’amica", come ha precisato il legale del compagno. Doveva sottoporsi, come detto, a una liposuzione, l’asportazione di parte del tessuto adiposo, ai fianchi, all’addome e alle gambe. Appena dimessa, si è sentita male accusando febbre e convulsioni. È rimasta alcuni giorni in una stanza d’albergo a Milano e poi col compagno è tornata in Romania dove sarebbe arrivata in condizioni già gravi.

È stata operata più volte a Bucarest, sempre stando alla denuncia presentata circa un mese fa alla Procura bresciana e poi trasmessa a Milano, anche per una "fascite necrotizzante". Poi, su decisione del compagno, dato che le sue condizioni non miglioravano, è stata trasferita alla Fondazione Poliambulanza di Brescia, dopo vivono amici della coppia, e alcuni giorni fa "in condizioni ormai disperate" è stata ricoverata in un hospice di Orzinuovi, dove è morta.