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"PalermoToday" racconta la storia di due geni palermitani che hanno fatto fortuna con le loro idee. La Jaes, che sta per "Japan American European Solutions", a Treviso fattura 6 milioni di euro e si sta ampliando con una nuova sede. Sul giornale si legge nel dettaglio la parabola di Claudio e Adalgisa Chiarelli, 27 e 32 anni.

L’idea, maturata dall’esperienza maturata in soggiorni all’estero (Germania, Francia,  Irlanda, Cina, Giappone, Brasile) era  di creare un’azienda dedicata alla vendita di ricambi industriali. “Dopo aver lavorato a progetti per conto di Bmw, Audi e  Fiat – racconta Claudio Chiarelli – mi sono reso conto che la ricerca di uno specifico ricambio spesso era  un grosso problema dagli impatti notevoli per la produzione di queste aziende. La nostra idea è stata di creare un’impresa veloce nel dare risposte, snella nella struttura, nelle procedure e nei costi e con il know-how su tutta la componentistica per consentire di ridurre i costi di approvvigionamento di queste grandi realtà industriali risolvendone anche i problemi  di natura tecnica”.

Da qui nasce la Jaes, che oltre a supportare i suoi clienti industriali con la fornitura della ricambistica, con le sue competenze tecniche ha sviluppato al suo interno un network mondiale di logistica, che può spedire un chilo come mille chile senza problemi, con quotazioni veloci e di qualità. Un network che diventa per aziende di ogni settore il referente per la ricambistica industriale idraulica, meccanica ed elettrica. “I primi anni di questo percorso – ammette Claudio Chiarelli – sono stati difficili, in quanto non era facile ottenere credito dalle banche, e non era semplice lavorando da casa gestire tutti gli aspetti logistici, legati alla spedizione delle merci. Comunque, Jaes cresceva negli affari, anche senza una vera e propria struttura. Il capitale iniziale era stato di circa 30mila euro e per i primi tre anni decidemmo di lasciare tutti gli utili in azienda. Nel 2010 siamo diventati s.r.l. e l’anno dopo abbiamo chiuso con  un fatturato di 600mila euro; nel 2012 riusciamo a lavorare con nuovi clienti americani, grazie a un servizio che includeva anche lo sdoganamento della merce, e in quell’anno riuscimmo anche ad affittare il primo ufficio e avere i primi dipendenti chiudendo con un fatturato di 1.560.000,00 euro".

Un'impresa fin lì meravigliosa, ma non era ancora tutto. Scrive "PalermoToday":

"Nel 2013 abbiamo iniziato a lavorare nei progetti del settore dell’automobile e a dare supporto alla progettazione di impianti industriali per quel settore chiudendo con circa 2.560.000 euro, l’anno dopo è stato sviluppato il settore energia e raffineria per ricavi a 3.400.000 euro. Alla fine del 2014 in Jaes abbiamo iniziato a sviluppare il nostro sito, fotografando tutti i ricambi che vendevamo e traducendo il tutto in 5 lingue diverse. Inoltre, abbiamo creato un traduttore di supporto per tutti i vocaboli tecnici composto da circa 300.000 vocaboli e questo ci ha permesso di essere notati da Google come sito interessante e da premiare. Dal sito sono arrivati, e continuano ad arrivare, nuovi clienti: oggi riceviamo giornalmente da 5 a 10 richieste da nuovi clienti a livello internazionale”. I fatturati continuano a crescere:  nel 2015 sono 4.040.000 euro e nel 2016, grazie ai nuovi clienti del canale internet più uno sviluppo massiccio del mercato tedesco, americano, del Kazakistan e del Messico si sono toccati 6,1 milioni di euro, per il 41% realizzato nei mercati esteri.