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Arriva la tassa sui morti. Detta così, sembra soltanto una notizia sensazionalistica dal classico "titolone"; in realtà, come scrive Affari Italiani, si tratta di ridisciplinare le attività funerarie, con annesse le ire di chi lavora nel settore. Il Senato starebbe approvando un disegno di legge di matrice PD che porta la firma di Stefano Vaccari e vanta il sostegno di Francesco Russo, del vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, di Sergio Lo Giudice, della renziana Rosa Maria Di Giorgi e di Stefania Pezzopane.

In prima battuta, si parla di Iva al 10% sui servizi funebri che finora ne erano esenti. Secondo: per ogni operazione cimiteriale richiesta, dalla tumulazione alla cremazione, verrà introdotto un balzello fisso di 30 euro rivalutato annualmente secondo gli indici Istat del costo della vita. Terzo: il ddl prevede l’obbligo per i comuni di destinare il 20% della Tasi (tassa sui servizi indivisibili) ai cimiteri monumentali per la gestione dei loro costi… che la stessa legge fa lievitare.

Un giro di vite, una maxi-ristrutturazione che "dovrebbe consentire in un arco di tempo limitato di ridurre il numero degli attuali operatori a circa la metà, dimensionalmente ed economicamente equilibrati". Cosa significa? Secondo Affari Italiani, di pompe funebri ne resterebbero in vita soltanto 600, con buona pace di tante piccole e medie imprese.