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Si contano i danni dopo le scosse di terremoto che hanno colpito Catania e provincia. In particolare, un sisma di magnitudo 4.8, con epicentro a 2 km a nord di Viagrande, è stata nitidamente avvertito dalla popolazione. Tanti i danni in diverse zone, con diversi feriti.

Molta gente, soprattutto famiglie con bimbi piccoli, si è riversata in strada, anche perché alla prima scossa ne sono seguite altre. L’Etna ha fatto registrare una ulteriore impennata dei valori dei tremori dei suoi condotti magmatici interni: questo, secondo gli esperti, è un segnale di magma in movimento, che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico.

La notte scorsa circa dieci famiglie sono state fatte evacuare dalle loro abitazioni di Aci Platani, una frazione di Acireale. Qui è presente una faglia lungo la strada in cui si trovano le case. Dopo il terremoto registrato nella notte tra il 25 e il 26 dicembre, la fessura si è allargata, provocando una frattura nell’asfalto. L’evento è collegato con l’attività sismica ed eruttiva dell’Etna.

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