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La Festa della Pasta di Librizzi (Messina) ritorna per la seconda edizione. Appuntamento sabato 13 ottobre, negli spazi interni ed esterni del Centro Visitatori, in contrada Sant’Opolo. Si comincia alle ore 16, con una conferenza dal titolo “Sapere è… Sapori a km 0”. Sarà un momento di riflessione sulla necessità di operare scelte consapevoli in tema alimentare e, per gli addetti ai lavori, sulle possibilità lavorative del settore.

Nei locali del Centro Visitatori verrà allestito uno spazio espositivo e di vendita di prodotti agroalimentari di aziende locali. La serata andrà avanti con le “bancarelle del gusto”, prevista per le ore 18. Durante la Festa della Pasta 2018 verrà offerta una degustazione gratuita di ravioli, a cura del Centro Pasta dei Nebrodi. Saranno, inoltre, presenti tante altre specialità. L’intrattenimento sarà affidato alla musica dei De Colores.

Festa della Pasta a Librizzi, cosa vedere

Librizzi è un comune italiano di 1 641 abitanti della città metropolitana di Messina in Sicilia. Fa parte del Consorzio Intercomunale Tindari-Nebrodi. Il centro storico del paese sorge su una collina (501 m s.l.m.) delimitata a valle dai torrenti Timeto e Librizzi, a circa 60 km da Messina e a circa 170 km da Palermo.

A nord guarda sul Mar Tirreno e sulle Isole Eolie. I territori dei comuni di San Piero Patti, Montalbano Elicona, Patti e Librizzi si incontrano in un punto chiamato Quattrofinaiti.

La comunità di Librizzi si sarebbe costituita verso l’anno 1100, intorno al castello Brichinnai, sui cui ruderi oggi sorge la Chiesa Madre. Sul paese, per secoli, esercitò il suo potere temporale il Vescovado di Patti (e prima quello di Patti e Lipari), proprio per questo il vescovo di Patti deteneva il titolo di “Conte di Librizzi”.

Col passare del tempo, le terre di Librizzi furono concesse a Vinciguerra d’Aragona (1371), al conte Bartolomeo d’Aragona (1392), a Berengario Orioles barone di San Piero Patti e alla nobile Ljanora de Centelles (1413). Il papa Pio V, nel 1567 prima e poi nel 1571, “fulminò” scomunica contro i Librizzesi detentori dei beni appartenenti alla Mensa Vescovile di Patti. Il paese non ebbe mai proprie famiglie di nobile casato[3].

Librizzi vanta antiche tradizioni contadine e sul suo territorio sono sparse diverse testimonianze della laboriosità del suo popolo: palmenti scavati nella pietra, resti di mulini ad acqua. Nelle chiese ci sono numerose opere d’arte.