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       Qualche tempo fa in una intervista di Striscia la Notizia alla domanda Chi è il comico e chi la spalla, con parole che personalmente ritengo di circostanza, i due risposero rispettivamente, Ficarra: “Non ci sono ruoli, ci spiazziamo a vicenda” ; mentre Picone con altrettanta “diplomatica” sintonia disse: “Siamo alla pari, interscambiabili ” .       In effetti chissà quanti erroneamente pensano  che quella che in gergo viene definita spalla sia una sorta di ruolo minore se non addirittura  di subalternità. In realtà chi pone questa domanda prospetta di fatto un falso ”problema”; problema che, più che l’attore chiunque esso sia, riguarda a mio avviso solo il pubblico. In questi giorni a Termini Imerese dove, come ormai tutti sanno, si girano le scene del film “L’ora Legale”, standomene discretamente in disparte mi sono divertito ad ascoltare la gente che, assiepata dietro le transenne  per assistere alle riprese, disquisiva proprio sul tema con la presunta competenza di un critico erudito o di strapagati e “strampalati” opinionisti. Così ho scoperto, facendo empiristicamente una media, che contrariamente a ciò che si potrebbe immaginare, il variegato pubblico presente e fra questi tantissimi non termitani, tra Salvo e Valentino individuano come comico proprio quest’ultimo; ovvero Picone.       Come mai vien da chiedersi? – Nella realtà è sicuramente Ficarra  quello che in scena assume atteggiamenti visivamente più teatrali; l’impertinente, il furbo, quello di cui noi siciliani con una classica espressione popolare diremmo: “Si metti cu dda facci di muru”. Diverso evidentemente l’impatto che ha invece sul pubblico Picone che risulta probabilmente più simpatico per il semplice fatto di essere proprio una non maschera; per il suo fare sornione e la pressoché totale assenza di atteggiamenti farseschi. “Cui chiddu? Si metti cu dda facci di babbu ca ti fa smoviri i nervi ” !  Questo quello che ho ascoltato proprio tra i commenti del pubblico e che mi ha fatto subito ripensare ad antiche storie ed a vecchi personaggi della nostra terra. Giufà per esempio; si proprio Giufà. Personaggio simpatico ed apparentemente tutt’altro che furbacchione e con l’aria da sprovveduto che però, al momento opportuno ed in maniera del tutto inaspettata, è pur capace di tirar fuori insospettabili risorse  ed atteggiamenti disarmanti per cui verrebbe da chiedersi:  “ Ma questo ci è o ci fa ”!

       In ogni caso è comunque fuor di dubbio che, l’indiscutibile bravura di Ficarra e Picone non è certo dovuta a semplice casualità; tanto impegno, tanto sudore, tanta passione invece; frutto di un lavoro serio e meticoloso. Ma alla base del loro successo, mi permetto di dire, c’è anche tanta sicilianità; quella sicilianità solare ed industriosa a volte magari inaspettata e spiazzante, che traspare in ogni loro lavoro e che contagia “ecumenicamente” tutti gli italiani.   Fiat lux, et lux facta est !