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«Sono solidale con le ragazze che l’hanno detto subito e anche con quelle che hanno reso pubbliche le molestie dopo venti o trent’anni, il ritardo non conta. Però oltre a quello di chi usa il proprio potere per ottenere del sesso, c'è un altro aspetto che non ho mai letto su nessun giornale. Sa qual è? Che non solo esistono le consenzienti che non si fanno né vedere né sentire, ma neanche uno straccio di produttore che abbia detto 'Ci sono ragazze che tendono vere e proprie imboscate'». A parlare è Rosario Fiorello, intervistato da Vanity Fair.

Ragazze che, continua lo showman, «una volta saputo che in un certo luogo ci sarà quel produttore vanno da lui e dicono 'vengo a letto con te se mi dai la parte'. Ci sono quelle che hanno fatto carriera così e ci sono, come in 'Bellissima' di Visconti, le madri che ai produttori hanno portato direttamente in dote le loro figlie. Tutte sante? Non credo».

«Non vorrei essere tacciato di misoginia – dice Fiorello -. Bisogna dire che ci sono i porci e però, per essere giusti, equi e realisti, è necessario dire che ci sono anche quelle che si sono concesse per scelta. Se aspettiamo un po’, le donne che diranno 'l’ho fatto con gioia' arriveranno. Ne sono sicuro».

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