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CATANIA – L'aeroporto di Fontanarossa e ben 95 milioni di euro di investimenti da mettere a regime entro il 2020. È molto interessante questo articolo del quotidiano "La Sicilia", dove si legge che "fra due anni – questa la proiezione dei tecnici – Fontanarossa sarà un altro aeroporto. Il primo passo è il terminal C, nell’ex padiglione 'Norma'. Il nuovo spazio sarà destinato ai voli low cost, con quattro postazioni di check-in e altrettanti gate e varchi di sicurezza. Qui si potrà ospitare un flusso di circa 350 passeggeri l'ora. Sac stima di far transitare 40mila passeggeri al mese, mezzo milione l'anno. Il progetto non è nuovo, ma la novità è che la gara per realizzarlo è stata aggiudicata: 735mila euro, con circa il 23% di ribasso sulla base d’asta. L’altra notizia, in controluce, è che sono arrivate 280 offerte".

Nico Torrisi, amministratore delegato della Sac, società che gestisce lo scalo, dice: "I tempi del bando si sono fisiologicamente allungati, ma contiamo di consegnare l’opera a breve con l’obiettivo di completarla nei 90 giorni contrattuali e dunque entro la primavera 2018". Entro il 2020, assicura Torrisi, "contiamo di mettere a regime l’integrazione fra l’attuale terminal A e lo spazio della “Morandi”, che diventerà terminal B". Tutti i varchi di controllo andranno al primo piano della vecchia aerostazione, mentre l’attuale terminal sarà interamente dedicato ai check-in; potenziati e differenziati sia i gate d’imbarco, sia i nastri bagagli. Quanto costerà l’operazione? Si parte da circa 30 milioni. Scrive poi "La Sicilia": 

Sul tavolo anche i progetti della torre uffici (650mila euro) e «il potenziamento dei parcheggi, con la realizzazione di quello sul terreno del Comune e la soluzione del contenzioso per il multipiano incompiuto», ricorda Torrisi. Ma non è fatto soltanto di carte e di cemento, il futuro di Fontanarossa. C’è un altro capitale, quello umano, su cui investire. Con una cura miracolosa, già avviata superando qualche crisi di rigetto, sui pazienti cronici. Una stretta sin troppo vigorosa (e tre presunti “furbetti” licenziati) e, come per magia, le assenze per malattia che scendono vertiginosamente in Sac Service, la controllata che gestisce parcheggi, vigilanza e controlli ai varchi e assistenza ai passeggeri a ridotta mobilità. I dati: in nove mesi si registrano 1.051 giorni in meno di malattia rispetto al 2016 fra i 290 dipendenti. E così il tasso di assenteismo a Catania (che era del 12-14%, quasi il triplo del 4-6% della media di altre società di servizi aeroportuali) s’è ridotto al 7-8%. «Sono certo che questo nuovo trend – afferma Torrisi – sia dovuto al rinnovato clima di collaborazione e di condivisione degli obiettivi di miglioramento dei servizi per i cittadini». Magari fosse vero. «Non accetto alcuna speculazione», taglia corto.