Maschere scarlatte come il sangue sono apparse stamattina sui volti dei Geni di Palermo, le due statue simbolo del capoluogo siciliano in Piazza Rivoluzione e Vucciria, nel centro storico di Palermo.

Quello che apparentemente potrebbe sembrare uno scherzo di Carnevale, nel giorno del Martedì Grasso, è una forma di protesta  artistica,  opera di Frillo, all'anagrafe Antonio Nicolò Zito, giovane artista palermitano che ha mascherato le due statue di marmo con maschere e drappi rossi a simboleggiare il sangue e la morte. E così stamattina i passanti hanno trovato la sorpresa in piazza Rivoluzione e in piazza Vucciria, nel cuoredel centro storico di Palermo.

Un'installazione artistica, messa in piedi nel corso di un blitz notturno, che ha lo scopo di aprire gli occhi di chi la osserva. "È ora di scuoterci un po' questa apatia di dosso – spiega così il gesto Frillo -. Voglio interagire con la città e voglio ripensare luoghi, gesti e azioni, per non cadere giorno dopo giorno in una cieca routine".