I ricercatori dell'università di Camerino e i tecnici della regione Marche hanno finalmente svelato il mistero sull'enorme voragine, profonda circa 5 metri, che si era aperta nella piana di Castelluccio di Norcia, in provincia di Macerata, nelle Marche, dopo il sisma dello scorso ottobre.

L'evento è legato alla riattivazione di una dolina, già nota ai ricercatori, nella zona sud-orientale della piana. Una conca chiusa, spesso a forma di imbuto, che si forma in presenza di materali nel terreno facilmente erodibili. Questo tipo di valli sono tipiche delle aree carsiche.

Il movimento sotterraneo provocato dal sisma avrebbe prodotto quindi un collasso improvviso delle rocce sottostanti. Il geologo dell'Università di Camerino, Gianni Scalella, precisa: "Il fondo del pozzo, ad appena 5 metri di profondità, è caratterizzato dalla presenza di torba, un segno della natura fluvio-lacustre del riempimento della piana"

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