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BRINDISI – Ylenia Carrisi è ufficialmente morta. A dichiararlo è il Tribunale di Brindisi che ha emesso la sentenza, come atto dovuto per tutte quelle persone scomparse e delle quali non si hanno più notizie, da più di 10 anni. 

Si conclude così la vicenda che ha sconvolto la famiglia di Albano Carrisi e Romina Power con la primogenita Ylenia Maria Sole Carrisi scomparsa nel lontano 1994. 

La notizia della morte presunta di Ylenia Carrisi, nonostante il tempo trascorso, scuote ancora gli animi di chi ha seguito la vicenda. Ricordiamo che le tracce di Ylenia si sono perse l'1 dicembre del 1994 quando la primogenita della famiglia Carrisi si trovava in viaggio a New Orleans. 

LA SCELTA DEL VIAGGIO

La figlia di Albano e Romina Power dopo la permanenza a Londra, era tornata in Italia per manifestare la volontà alla famiglia di partire alla volta dell'America per un viaggio in solitaria. L'ultima volta che Ylenia sentì al telefono i genitori era il 1° dicembre del 1994 quando la stessa effettuò una chiamata verso l'Italia dal "LeDale Hotel" dove alloggiava.

La telefonata, come raccontarono Albano e Romina, era apparsa normale. Ylenia aveva parlato con la mamma e con gli altri componenti della famiglia e si erano salutati. Una telefonata che non lasciava intendere niente. Diversa per certi versi dalla telefonata precedente, avvenuta il giorno prima, quando Ylenia litigò con Albano perché quest'ultimo non era d'accordo sul fatto che la figlia si trovasse da sola in una città come New Orleans dove la giovane, circa 6 mesi prima (ed insieme alla famiglia) aveva incontrato un trombettista che non lasciò un buon ricordo nella famiglia Carrisi. 

Ad oggi l'unico indagato per omicidio nella vicenda della figlia di Albano è lo stesso trombettista di New Orleans spesse volte accusato di strupro anche da altre donna ed ex fidanzate. Lo stesso musicista, quando iniziarono le ricerche di Ylenia venne scoperto con lo zaino della ragazza e con  il passaporto di Ylenia. Ma secondo le leggi locali, questi non sono elementi concreti per convalidare l'arresto dell'uomo. 

Da quel giorno, dopo quella telefonata, la famiglia Carrisi in Italia non ha avuto più notizie della figlia. Oggi la notizia ufficiale, il Tribunale di Brindisi, come è prassi nei casi di persone scomparse, ha emesso la sentenza che può essere pronunciata solo dopo l'assenza di notizie riguardanti l'esistenza di una persona, per un periodo di dieci anni.

L'istituto della morte presunta produce gli stessi effetti della morte della persona fisica, ed è da attuare perché rilevante in termini di successione e per statuire come ripartire le eredità.

Finisce così quindi una storia, un dolore, che è entrato nei cuori di tutti. 

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