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Gas Natural, una delle più grandi aziende di distribuzione del gas in Sicilia e una delle maggiori a livello mondiale, ha fatto degli annunci poco piacevoli che riguardano l'isola. In sostanza si tratta del disimpegno e della vendita degli asset in Italia. La multinazionale spagnola lo ha ufficializzato nel corso di un incontro svoltosi al ministero dello Sviluppo Economico, indicando fra le ragioni di questa scelta la mancata partenza delle gare d’ambito in ritardo di quasi 17 anni.

"Siamo fortemente preoccupati: il piano di vendita così come concepito dalla Gas Natural prevede anche la cessione separata solo di alcuni rami aziendali. Questo avrebbe un'immediata ripercussione negativa sui lavoratori, in particolare quelli dei servizi. Non accetteremo soluzioni di questo tipo", commentano Franco Parisi, segretario generale della Femca Cisl Sicilia e Nora
Garofalo, segretario generale della Femca Cisl.

La Femca Cisl punta il dito contro le inefficienze della burocrazia che hanno bloccato l’avvio delle gare d’ambito nel settore del gas, che avrebbero dovuto essere bandite già 17 anni fa. "Le follie burocratiche italiane fanno ancora una volta scappare via dall’Italia gli investitori stranieri. Così si distrugge lo sviluppo", sottolineano amaramente Parisi e Garofalo.