Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Il 2018 sarà un anno importante per la Sicilia "a pedali". Se nel 2017 il Giro d'Italia ha visto i campioni e le loro bici impegnati nelle due tappe Cefalù-Etna e Pedara-Messina, per la prossima edizione l'isola sarà nuovamente, e maggiormente, protagonista della manifestazione ciclistica. La Regione ha infatti raggiunto l'accordo con la Rcs Sport, la società organizzatrice dell'evento, per tre tappe che si svolgeranno nel territorio siciliano nella 101esima edizione del Giro. Non di certo tappe qualunque: la carovana infatti passerà attraverso luoghi simbolo, garantendo una grande visibilità internazionale ai paesaggi, alle atmosfere e all'architettura delle località toccate durante i km percorsi.

La prima tappa siciliana (la quarta tappa del Giro) sarà quella che da Catania porterà a Caltagirone, rinomato paese produttore di inconfondibili ceramiche. L'arrivo sarà fissato infatti nei pressi della famosa scalinata di Santa Maria del Monte, con i suoi 142 scalini decorati con piastrelle di ceramica policroma, praticamente il simbolo della cittadina del catanese. Prima di quest'arrivo però, saranno ovviamente parecchi i paesi visibili durante la tratta: Militello in Val di Catania, Lentini, i borghi di Ferla e Palazzolo Acreide (Siracusa) e Monterosso Almo (Ragusa). Un percorso quindi che farà delle terre del Barocco siciliano i suoi punti forti.

Il giorno seguente la carovana invece da Agrigento arriverà a Santa Ninfa, paese nella Valle del Belìce, stupendo territorio sfortunatamente legato alla memoria del terribile terremoto del 1968. Un'occasione anche per commemorare il 50esimo anniversario di quella catastrofe, che cadrà appunto nel 2018. Si partirà quindi con lo straordinario scenario della Valle dei Templi, il gruppo proseguirà lungo la costa per toccare località quali Sciacca, Menfi e Selinunte prima di virare verso l'entroterra.

L'ultima tappa poi prevede invece la partenza da Caltanissetta con arrivo sull'Etna (Osservatorio AstroFisico), uno degli scenari più suggestivi del territorio siciliano. I paesi che vedremo vanno da Calascibetta a Piazza Armerina, poi Raddusa, per poi salire il versante sudoccidentale del vulcano più alto d'Europa. Tappa abbastanza dura, per la salita davvero impegnativa nell'ultima fase del percorso.

Ovviamente, questa è una nuova occasione di visibilità e attrazione turistica. Come si capisce anche dalle parole di Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell'Etna: "Sono contenta della scelta fatta", ha spiegato la Mazzaglia. Aggiungendo: "Tutte le volte che il Giro arriva in Sicilia il nostro vulcano è una tappa obbligata. È patrimonio dell'umanità, le sue salite danno valore alla corsa rosa. Piano Vetore è una delle località più belle del Parco, oltre ad avere le caratteristiche tecniche adeguate: ci sono gli ingredienti giusti per un grande spettacolo". Sarà sicuramente così. Intanto, a ottobre arriverà l'ufficialità su planimetrie e percorsi, per tre giornate all'insegna del grande sport.