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Il pesce scorpione è arrivato nei mari siciliani. Adesso è ufficiale: la temibile specie acquatica, il cui veleno può anche causare la morte delle persone, è stato avvistato nella riserva naturale di Vendicari, a ridosso delle coste dell'isola. Originario del Mar Rosso e degli oceani Indiano e Pacifico, si è diffuso poi nel mar dei Caraibi e nelle coste occidentali dell'Atlantico. L'Ispra (Istituto superiore per la prevenzione e la ricerca ambientale) e la Capitaneria di porto di Mazara del Vallo avevano già lanciato l'allarme nel Canale di Sicilia, alcuni mesi fa e, di fatto, avvistamenti erano avvenuti nell'estate del 2015.

«Alla base delle spine – fa sapere l'Ispra – sono presenti alcune ghiandole che producono un potente veleno; nel peggiore dei casi, l’eventuale puntura può avere effetti letali per l’uomo. Il veleno si mantiene attivo dalle 24 alle 48 ore dopo la morte del pesce: la pericolosità resta, quindi, elevata anche su esemplari morti da diverse ore, quindi riscontrabili sul mercato». L'Ispra invita chiunque abbia avvistato o anche catturato un pesce scorpione nelle acque italiane a segnalarlo all'indirizzo alien@isprambiente.it.