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"Ora che sono maggiorenne ho chiesto di essere l’unica tutrice di mio padre perché penso che nessuno meglio di me possa prendersi cura di lui". A parlare è Ginevra Nuti, figlia del regista toscano Francesco Nuti. La ragazza racconta a "Chi" del suo rapporto con il padre, che da 11 anni vive privo della parola e non autonomo dopo una brutta caduta dalle scale di casa che lo lasciò a lungo in coma.

Le parole di Ginevra sono molto toccanti: "All’epoca io avevo solo 7 anni. Sono cresciuta con la mamma, tra Milano e Roma. Ora papà è stato ricoverato in un centro privato qui a Roma e io posso vederlo di più. Fosse venuto prima, tante cose non sarebbero successe e penso anche alla vicenda dei maltrattamenti da parte del badante. Piano piano sta migliorando, ma chiaramente non sono miglioramenti eclatanti: sono piccole cose che solo una persona dentro questa situazione può capire e apprezzare. Prima papà con la sinistra riusciva a scrivere e a disegnare. Ora non più. Ma ci siamo sempre parlati con gli occhi".

La neo-18enne conclude: "Quando avvenne la disgrazia mia madre mi preparò. Mi disse che papà aveva battuto la testa e che era un po' cambiato. Ma quando lo rividi per me era sempre papà. Grazie a mia mamma il nostro rapporto non si è mai interrotto. Sono solo cambiati gli approcci, il modo di comunicare".