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Valentina Pilato, la donna che lo scorso 23 novembre ha gettato la sua bambina appena nata in un cassonetto di via Di Giorgi, a Palermo, è stata interrogata ieri mattina dal gip Ettorina Contino, dopo essere stata arrestata con l'accusa di omicidio volontario. «Non volevo uccidere mia figlia, non so perché l’ho fatto… Ero confusa, stavo male»: queste le parole che ha detto davanti al giudice, assistita dai suoi avvocati.

Secondo quanto riportato dal Giornale di Sicilia, non si aspettava di essere arrestata dopo 5 mesi, poiché avrebbe ammesso da subito le sue responsabilità. La donna si trova adesso in isolamento, in una cella del carcere Pagliarelli. Secondo la Procura, avrebbe premeditato di uccidere la neonata, tenendo la gravidanza nascosta agli altri membri della famiglia. Valentina Pilato ha respinto questa accusa, difendendosi con queste parole: «L’avrei cresciuta come gli altri miei tre figli… Non so perché l’ho fatto».