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Le criptovalute, anche se ancora qui in Italia non sono molto sfruttate, hanno invece trovato largo utilizzo e un posto naturale per esprimersi nel comparto del gaming online e all'interno dei casino online. Molte nazioni hanno reso possibile il pagamento dei propri servizi tramite criptovaluta e addirittura il Bitcoin è diventato una delle forme forse più popolari e convenienti di pagamento per i giocatori di quel comparto. Un recentissimo sondaggio ha verificato che soltanto il 20% di questi ultimi preferisce ancora la moneta tradizionale come mezzo di pagamento per i servizi di e-gaming, mentre la stragrande maggioranza predilige proprio le valute digitali e questo per ragioni di sicurezza per i pagamenti da effettuare, ma anche per quelli da ricevere.

Recentemente, la Swedish Gaming Authority ha archiviato un procedimento aperto nei confronti della criptovaluta OneCoin e del sistema di network marketing OneLife che è stato associato a questa criptovaluta e ha ritenuto assolutamente infondate le contestazioni che sono state mosse. La stessa società, che è una delle principali criptovalute esistenti al mondo, ha dato questa notizia che riguarda l'impiego della crittografia e il processo di mining: tutto assolutamente trasparente e il cui valore dipende non da una Autorità centrale, ma da fattori legati all'utilizzo, alla domanda e all'offerta del mercato.

La criptovaluta OneCoin si è diffusa in modo oltremodo rapido sul mercato mondiale e questo molto probabilmente grazie alla strategia di vendita operata tramite la società OneLife: strategia poco conosciuta in Italia e che spessissimo viene confusa con i famigerati "schemi piramidali", schemi illeciti ai sensi della Legge 173 del 2005 che vieta forme di vendita diretta multilivello, particolarmente tutte quelle attività e strutture di vendita in cui l'incentivo economico dei componenti si fonda esclusivamente sul reclutamento di nuovi partecipanti, piuttosto che sulla capacità degli stessi di vendere o promuovere la vendita di beni o servizi.

Le operazioni di cambio tra criptovalute e valute tradizionali bisogna ricordare che sono esenti dall'imposizione dell'IVA trattandosi di operazioni relative a mezzi di pagamento veri e propri, come bisogna ricordare anche che gli Stati europei non possono incrementare i costi di cambio tra criptovalute e valute tradizionali tramite imposizione diretta e in questo modo si mette anche a tacere il dibattito che si è venuto a creare, proprio nel settore, tra gli operatori circa la natura giuridica della criptovaluta.

Fatte queste premesse di carattere finanziario si vuole anche dare un'ulteriore occhiata, come già anticipato all'inizio di questo articolo, al rapporto della criptovaluta con il gaming e i casino italiani. Questo fenomeno anche in carenza di un quadro giuridico definito, è alquanto meritevole di attenzione soprattutto per le applicazioni possibili che si potrebbero effettuare sul mercato italiano ed europeo del gaming e questo considerando che sembrerebbe vero che la diffusione dell'utilizzo della criptovaluta nelle transazioni relative a scommesse da parte di operatori internazionali sia già in essere seppur ancora non molto conosciuta.

Per essere precisi in ciò che si vuole rendere noto, bisogna segnalare che attualmente l'Antitrust sta vagliando accuratamente il sistema di vendita basato sul network marketing, ma la stessa organizzazione ha emesso un provvedimento cautelare nei confronti della Società OneLife alla quale fa capo il sistema di network marketing tramite il quale si diffonde la criptovaluta Onecoin. Il provvedimento è ancora oggi sub iudice poiché la società ha proposto impugnazione dinanzi al Tar del Lazio e bisognerà attendere ancora un po' per avere notizie fresche.