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Alessandra Maffezzoli, una maestra elementare di 46 anni, è stata uccisa dal suo ex convivente. Pugnalata nella notte da Jean Luc Falchetto, barista di 53 anni, di Caprino Veronese, che infine le ha spaccato la testa con un vaso. L'omicidio è avvenuto a Pastrengo, in Veneto, dove la maestra risiedeva dal 2009 in un quartiere residenziale vicino al centro storico. Lascia due figli, di 18 e 16 anni. Portato in caserma dopo essere stato rintracciato, Maffezzoli ha confessato l'omicidio davanti al magistrato. "La discussione è degenerata e ho perso il lume della ragione per un attimo. È come un interruttore acceso che si è staccato per pochi minuti", ha detto.

Quando i militari sono arrivati hanno trovato la casa chiusa, un carabiniere si è arrampicato sul tetto ed è entrato nell'abitazione da una finestra al piano superiore. Nella zona mansarda è stato trovato il cadavere della donna: la testa era fracassata da un colpo alla nuca inferto con un grosso vaso, sul petto una decina di coltellate. L'arma è stata ritrovata nascosta dietro un armadio, ancora sporca di sangue e con la lama spezzata per la violenza dei colpi. Sembra che prima di essere bloccato dai militari l'uomo abbia tentato di suicidarsi gettandosi nel lago.

Secondo quanto hanno ricostruito gli investigatori, la coppia si frequentava anche se la relazione si era interrotta l'anno scorso. L'uomo, che ha due figli avuto da un precedente rapporto, lavorava in un bar a Bardolino, sulla sponda veronese del lago di Garda. La donna insegnava alla scuola elementare di Lazise, a poca distanza.