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Medico ucciso in discoteca a Palermo, ci sarebbero nuove rivelazioni che inchioderebbero ben 13 persone. 

La Procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per tredici persone accusate a vario titolo di rissa e favoreggiamento nelle vicende che ha causato la morte di Aldo Naro.

Il giovane medico è stato ucciso il 14 febbraio del 2015.

Il Tribunale dei Minori ha condannato a dieci anni di reclusione il giovane di 18 anni che avrebbe sferrato il colpo fatale al medico di San Cataldo. Il tutto accadde davanti agli occhi increduli degli amici dentro la discoteca Goa di Palermo, durante una serata di carnevale.

Secondo la Procura di Palermo, il buttafuori – allora minorenne – ed oggi in galera, non è l'unico responsabile del pestaggio del medico. Ci sarebbero altri soggetti "attivi" in questa vicenda e secondo la Procura si tratta di: Natale Valentino, Giuseppe Micalizzi, Antonino Basile, Carlo Salvatore Lachina, Giuliano Bonura, Giovanni Colombo, Daniele Cusimano, Mariano Russo, Francesco Troia e Pietro Covello.

Il titolare della discoteca, Massimo Barbaro, resta sempre indagato per favoreggiamento personale, l'accusa viene mossa dagli inquirenti per aver tentato di coprire, in una prima fase, il buttafuori abusivo, che ha ucciso Aldo. Stesso reato viene contestato a Francesco Meschisi, reclutatore dei buttafuori.

All'appello manca infine Giovanni Perna, responsabile della sicurezza.