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MESSINA – A Messina la situazione è diventata davvero critica, tra minacce, percosse, risse e turni sempre più difficili. I 3.000 infermieri al lavoro in provincia di Messina sono sull’orlo di una crisi di nervi e ora il sindacato Nursind minaccia la mobilitazione. Il segretario provinciale Ivan Alonge dichiara:

"Protestiamo soprattutto per la situazione che si è creata nei pronto soccorsi degli ospedali della provincia. I colleghi sono continuamente oggetto di percosse e minacce. Gli infermieri, sempre più stremati, vivono soprattutto all’interno del pronto soccorso generale del Policlinico una situazione di disagio. Diverse le risse legate soprattutto ai tempi di attesa. Abbiamo più volte parlato con i vertici aziendali che hanno sempre promesso di prendere provvedimenti. Hanno cercato pure di attivare un posto di polizia nell’azienda Policlinico ma senza successo".

Altro problema riguardano i turni perché gli organici sono carenti: "Manca il personale di supporto e all’Asp mancano pure i presidi, manca di tutto. Reparti come la chirurgia toraco-vascolare, la pneumologia, la neurochirurgia e neurologia, sono ormai abituati a questo stato di cose ma con segnalazioni, lettere di protesta ed altro provano a dare una scossa", aggiunge Alonge.

Assieme a Massimo Latella, segretario aziendale Nursind del Policlinico, Alonge spiega che "da anni il personale attende la stabilizzazione, cosa che di fatto ancora non è avvenuta, causando con questo stato di precarietà anche una forte demotivazione e insicurezza. Il personale infermieristico è ormai allo stremo e aumentano sempre più le probabilità di incorrere in situazioni che generino il rischio clinico".