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Migranti, sgominata rete di trafficanti: operazione della Polizia di stato contro un'organizzazione composta da vari soggetti accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, favoreggiamento dell'immigrazione e della permanenza clandestina, aggravati dal carattere transnazionale del sodalizio malavitoso. Scoperta una 'cellula' di scafisti che in tutta Italia organizzava il traffico di uomini tra l'Africa e l'Europa. I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Le indagini hanno permesso di ricostruire le attività di una articolata organizzazione criminale transazionale – composta da eritrei, etiopi, ivoriani, guineiani e ghanesi – che ha favorito, con notevoli profitti economici, l'immigrazione illegale di centinaia di migranti. L'inchiesta ha preso spunto il tragico epilogo dello sbarco del 3 ottobre a Lampedusa, quando in 366 persero la vita prima di riuscire ad approdare sulla costa dell'isola. 

Tra i principali responsabili – secondo gli inquirenti – figurano due trafficanti di esseri umani: Ghermay Ermias, etiope, e Redae Medhane Yehdego, eritreo, che operano sulla cosiddetta "rotta libica". Il primo, latitante dal luglio 2014, ritenuto l'organizzatore e il responsabile di quell'episodio, agisce tra Tripoli e Zuwarah.  "Inshallah!", "Cosi' sia per Allah!": senza alcuno scrupolo e con freddezza il trafficante etiope Ermias così commentava al telefono il drammatico esito dello sbarco del 3 ottobre 2013, quando 366 migranti persero la vita prima di riuscire a mettersi in salvo raggiungendo le coste dell'Isola. Parole che appaiono ancora più dure e disumane alla luce dell'ecatombe di ieri.

l capo dell'organizzazione criminale che pianificava il traffico di essere umani tra l'Africa e l'Europa era già stato individuato diversi mesi fa ed era coinvolto nell'operazione "Glauco", sempre della Dda di Palermo, del giugno 2014. Dalle intercettazioni dell'operazione precedente era emerso che una carretta del mare stipata di "disperati" poteva fruttare all'organizzazione criminale anche 1 milione di euro. Ogni migrante pagava (e paga) una cifra tra i 3000 e i 3600 dollari per attraversare il Mediterraneo. Anche nel corso dell'indagine "Glauco II" sono emerse transazioni di denaro, prevalentemente movimentato tramite canali illegali, per centinaia di migliaia di euro. 

Gli investigatori hanno individuato una "cellula" dell'associazione criminale che opera sul territorio italiano. La "cellula" – composta composta da cittadini eritrei che vivono nelle province di Palermo, Agrigento, Catania e Milano – favorisce la permanenza illegale di migranti clandestini in Italia agevolandone poi l'espatrio illegale verso altri paesi Ue tra cui Norvegia, Germania, e Svezia. L'indagine è coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Scalia e dai sostituti Geri Ferrara e Claudio Camilleri.