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        Mistretta, delizioso centro montano in provincia di Messina, vive ogni anno in un clima di euforia i giorni della festa di San Sebastiano patrono della città. Ieri 18 agosto in decine di migliaia si sono riversati per le strade dell’ameno centro nebrodese per assistere alla spettacolare processione della varetta e del pesante fercolo con l’immagine del santo martire.  Un tripudio di suoni e colori, un miscuglio di fede, folklore, storia, cultura, tradizione; un vero e proprio unicum dal punto di vista etno-antropologico. Una processione che forse processione non è; ma una vera e propria corsa a cui partecipano in migliaia e che in qualche maniera, anche se l’accostamento potrebbe sembrare azzardato, rassomiglia alla corsa dei tori di Pamplona in Spagna. Nella più totale confusione qui non sono i tori ad inseguire la folla bensì le vare, che di corsa ed accompagnate dalle bande che intonano non inni sacri ma marce bersaglieresche, inseguono i fedeli, giovani e non solo che, con al collo il caratteristico fazzoletto rosso, simbolo del martirio del santo, precedono giocosamente i due pesanti fercoli. Corrono tutti in primis il santo, portato a spalla da decine di portatori scalzi; ma anche i preti, le bande, vigili e carabinieri. Un vero e proprio coinvolgente spettacolo intriso di genuina fede e di gioiosa semplicità cui val la pena partecipare.