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01L'alloro è una pianta aromatica sempreverde, diffusa soprattutto nelle zone a clima mediterraneo.

Si presenta in forma arbustiva e può raggiungere varie dimensioni. Se mai potato, può assumere la forma di albero e raggiungere così anche i 10 metri.
Il fusto è eretto, la corteccia verde-nerastra. Le foglie, ovate, sono coriacee, lucide e di colore verde scuro da un lato, mentre nella parte inferiore sono opache e molto profumate. Porta con sé fiori maschili e fiori femminili su piante separate. I fiori, di colore giallo chiaro, si riuniscono a formare un’infiorescenza ad ombrella, e compaiono in primavera.

L’alloro è una pianta diffusa soprattutto lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla Grecia fino all’Asia Minore. In Italia, la zona più interessata è quella centro-meridionale, specialmente se costiera, dove cresce spontaneamente; mentre nelle regioni settentrionali è coltivato. Nella cucina siciliana se ne fa un uso piuttosto ampio; quello più conosciuto, è sicuramente quello che se ne fa negli involtini alla siciliana, o nelle sarde a beccafico. Per questo, l'alloro è entrato a far parte della lista dei prodotti agroalimentari tradizionali, riconosciuti dal Ministero, come prodotto tipico.
Cresce bene in tutti i terreni, e può essere coltivato in qualsiasi tipo di orto.
La sua diffusione avviene molto facilmente per seme, tramite gli uccelli, che ne inghiottiscono in quantità.

Nella mitologia greco-romana, l'alloro era una pianta sacra, serviva a rappresentare la sapienza e la gloria; una corona d’alloro cingeva infatti il capo dei vincitori nei Giochi Pitici o Delfici e costituiva il massimo onore per un poeta. La pianta è collegata al mito di Apollo e Dafne, la ninfa di cui si invaghì il dio. Ella, che non ricambiava, pregò affinché fosse eliminata la causa dell'invaghimento di Apollo, e venne trasformata in pianta d’alloro. A quel punto, il dio pose la pianta d’alloro nel suo giardino e giurò di portarne sul suo capo delle corone per sempre; sarebbe stato dunque Apollo, a rendere questo albero un sempreverde.

L’alloro è conosciuto non soltanto per il suo aroma delicato ma intenso, che dà sapore a molti piatti, di carne e pesce, ma anche per i suoi altri, molteplici utilizzi. È infatti conosciuto come rimedio casalingo per allontanare le tarme, come ingrediente principe di decotti rinfrescanti, o pediluvi. Se trattato con alcol, è in grado di diventare un aromatico liquore dalle proprietà digestive, stimolanti, e antisettiche, utile contro tossi e bronchiti. È un ottimo antidoto terapeutico di tipo omeopatico al mal di testa, nonché noto analgesico capace di curare dolori reumatoidi. È noto per repellere gli insetti, sbiancare i denti e rinfrescare la pelle scottata dai raggi del sole, ma anche come astringente.
Veniva inoltre utilizzato per preservare libri e pergamene dall’ingiallimento e dall’umidità.

Autore | Enrica Bartalotta

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