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È morto a Milano Cino Tortorella, l'ex mago Zurlì legato a doppio filo al mitico Zecchino d'oro. A giugno avrebbe compiuto 90 anni. Autore e regista, era anche appassionato ed esperto di enogastronomia. A Cino Tortorella, nato a Ventimiglia, si legano 'album dei ricordi' famosi nella storia musicale dello Zecchino d'Oro, di cui fu promotore nel 1959 (da '44 gatti' a 'Popoff', da 'Le tagliatelle di nonna Pina' e 'Il coccodrillo come fa?'). La storica rassegna di canzoni per l'infanzia, dal '61 in onda all'Antoniano di Bologna, fu ideata in realtà da Tortorella due anni prima, su richiesta del Salone del bambino, alla Triennale di Milano, ma ebbe il lancio quando nacque la collaborazione con la Rai e con i frati bolognesi.

Lo Zecchino ha portato il conduttore nel guinness dei primati nel 2002, perché ha presentato lo stesso programma per il maggior numero di anni. Una collaborazione che si è interrotta a fine anni Duemila per un contenzioso che lo vide contrapposto in particolare all'allora nuovo direttore (ora ex) dell'Antoniano, fra Alessandro Caspoli. In Rai Tortorella ha ideato 'Chissà chi lo sa?', trasmissione andata in onda per 12 anni e portata al successo da Febo Conti, il 'Dirodorlando' e 'Scacco al re', ed è stato anche colonna portante dell'emittenza privata, prima a Telealtomilanese, poi ad Antenna 3.

Nei primi anni Novanta ha realizzato 'Bravo bravissimo', condotto da Mike Bongiorno. Significative anche le sue esperienze nella letteratura all'insegna dei più piccoli: ha pubblicato libri di fiabe e ha collaborato con periodici per ragazzi, come 'Topolino' e 'Il Corriere dei Piccoli'. Nel suo nome è nata l'associazione onlus 'Gli Amici di Mago Zurlì', che persegue finalità di solidarietà operando nell'informazione e nella didattica, a tutela della salute e dei diritti civili dei bambini.