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Via libera all'olio tunisino senza dazi nei paesi dell'Unione Europea. La plenaria di Strasburgo ha dato il via libera finale al pacchetto di aiuti d'urgenza alla Tunisia: tra le altre cose, c'è un regolamento che che permette l’importazione di 35 mila tonnellate aggiuntive di olio d'oliva. E le vibranti proteste non tardano ad arrivare. Tutti, dai partiti italiani ai produttori siciliani, sono in subbuglio. Spiega il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina:

"Rimango fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino. Abbiamo posto delle condizioni chiare sull’attuazione e sulle quote mensili dei contingenti e su questi punti non intendiamo cedere. Se non avremo garanzie continueremo a opporci all’adozione del regolamento da parte della commissione. Nel frattempo gli organismi di controllo del ministero, a partire da capitanerie di porto, corpo forestale e ispettorato repressione frodi intensificheranno le ispezioni ai porti sul prodotto in arrivo. La filiera dell’olio italiano è tra le più controllate in assoluto e negli ultimi due anni abbiamo alzato il livello della risposta contro possibili frodi come mai accaduto in passato". 

Furente anche la Coldiretti, secondo cui la mossa decisa dall’UE "rischia di non aiutare gli agricoltori tunisini e di favorire solo gli imbottigliatori anche perché corrisponde appena a un incremento del 3%, un dato decisamente insufficiente per garantire un reale impatto sulla situazione della popolazione rurale del paese africano". Intanto migliaia di agricoltori si sono dati simbolicamente appuntamento a Catania per difendere il "petrolio italiano".