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Sono state una scarpa e un'impronta a incastrare Gaetano Sciortino, 53 anni, presunto omicida del marmista Giuseppe Miceli, 67 anni, massacrato con vari oggetti contundenti nel 20915. Dopo due anni le indagini di videosorveglianza hanno permesso di individuare Sciortino: le indagini hanno avuto una svolta quanto l'indagato si è recato in un'area rurale.

Qui hanno rinvenuto una scarpa, la cui impronta combacia perfettamente con una trovata sullla scena del crimine. La morte di Miceli è derivata da una brutale aggressione con oggetti utilizzati per colpirlo violentemente al volto, al capo e al torace: per ucciderlo vennero usati due motorini per autoclave, un piatto di marmo ed un booster, che furono trovati e sequestrati dai carabinieri sul luogo del delitto. Fu colpito con violenza al volto, al capo e al torace.