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SANTA CROCE CAMERINA – Continuano ad emergere nuovi particolari dalle indagini per la morte di Andrea Loris Stival, il bimbo di 8 anni trovato senza vita in un canalone di cemento che scorre accanto al Mulino Vecchio di Santa Croce Camerina, provincia di Ragusa. La strada seguita dagli investigatori è quella dell'omicidio volontario ed al momento si stanno cercando di ricostruire le ultime ore del piccolo: il luogo in cui è stato trovato il corpo è stato posto sotto sequestro, così come l'auto di Orazio Fidone, il cacciatore che ha trovato.

Stando a quanto riportato dalla stampa locale e nazionale, si segue anche la pista della pedofilia. L'autopsia ha evidenziato alcuni graffi sul corpo del bimbo, morto per asfissia da strangolamento con precipitazione. Intanto, in paese, cresce la paura di un orco: difficile che un bimbo di 8 anni abbia percorso tutta quella strada da solo e si parla con insistenza sempre maggiore di abusi sessuali.

Come raccontato dai familiari, infatti, era diffidente e non parlava con gli estranei. Difficile, secondo loro, credere che possa aver accettato un passaggio da uno sconosciuto: ai tanti dubbi si somma quindi l'eventualità che sia stata una persona frequentata, un familiare o un amico di famiglia. "So chi è stato, lo ammazzo con le mie mani", avrebbe detto il padre, ma gli inquirenti smentiscono le dichiarazioni. La Procura invita alla prudenza: tanti, ancora troppi, i dubbi da chiarire.

Fonte foto: La Sicilia