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PALERMO – Il giudice Claudia Rosini, della quinta sezione penale del Tribunale di Palermo, ha condannato due medici del’ospedale Cervello per la morte di Maria Grazia Li Vigni. La donna, 32 anni, morì il 6 gennaio 2012 dopo un aborto per una complicazione, l’embolia polmonare. Sono stati condannati gli pneumologi Salvatore Battaglia Giuseppe Peralta, rispettivamente a un anno e a un anno e sei mesi. La pena, spiega "BlogSicilia" da cui si apprende la notizia, è stata sospesa. Assolto il cardiologo Francesco Bondì perché il fatto non costituisce reato. Da dicembre 2011 a gennaio 2012 i medici la visitarono diverse volte al pronto soccorso e nei reparti specialistici.

Dopo un aborto e un cesareo alla 33esima settimana, la donna era andata tre volte al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo. Nessuno, purtroppo, individuò con esattezza il problema. È quanto scritto dai tre consulenti tecnici nominati dal sostituto procuratore Gianluca De Leo, che ha coordinando le indagini. Si tratta di Emiliano Maresi, specialista in Anatomia Patologica, Paola Pugnetti, specialista in medicina legale, e Pietro Di Pasquale.