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PALERMO – L’amministrazione comunale interviene a piene mani su su Boccadifalco, il cui costone roccioso è a elevato rischio di dissesto idrogeologico. Per l’area sono state già realizzate opere per la mitigazione del rischio, dovuto a frane da crollo di elementi rocciosi, per un importo di 4,3 milioni di euro. Il lavoro è stato ultimato ed è in fase di collaudo, assicurano da Palazzo delle Aquile, come scrive il "Giornale di Sicilia".

L'opera copre buona parte del territorio interessato e impegnerà risorse tramite il 'Piano di Sviluppo per la Città di Palermo', che saranno gestite dal commissario straordinario delegato per gli interventi per il rischio idrogeologico. L'intervento di completamento per la mitigazione del rischio vale 3,7 milioni di euro.

Altri 35 milioni di euro sono destinati alla restante parte del territorio comunale, sempre attraverso il Patto per lo sviluppo. Altri interventi per un importo pari a 58 milioni di euro, inseriti nella piattaforma R.e.n.d.i.s (Repertorio nazionale degli interventi per la difesa del suolo) sono in attesa di finanziamento. Resta comunque il rischio "molto elevato" di dissesto, "in cui sono possibili gravi refluenze: gravi lesioni alle persone fino alla perdita di vite umane, oltre che danni funzionali o gravi agli edifici, infrastrutture, alle attività economiche e al patrimonio ambientale".

Per l’amministrazione comunale, comunque, l'allarme è da circoscrivere a una normale "attività di informazione ai cittadini, svolta in piena coerenza con le linee guida emanate dal Dipartimento regionale Protezione Civile, negli anni 2007 e 2010. È una normale attività dell’Ufficio di Protezione Civile che, anche per altre aree del territorio comunale, quali ad esempio monte Gallo e Monte Pellegrino negli anni 2016 e 2017, dove sono stati apposti dei cartelli monitori e informata la popolazione", si legge in una nota del Comune.