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Storia a lieto fine all'Ismett di Palermo. Questa mattina è stato dimesso un bimbo di appena 9 mesi, del peso di sei chili, cui è stato trapiantato parte del fegato dello zio. Si tratta del decimo piccolo paziente operato in un anno. Il bambino era affetto dalla nascita da un'atresia delle vie biliari, patologia che causa l'ostruzione dei dotti biliari e che conduce in brve a insufficienza terminale epatica. È arrivato a Palermo dalla Romania lo scorso febbraio: pesava circa quattro chili e ha dovuto seguire una preparazione nutrizionale intensiva per arrivare al peso attuale. 

«Ora il bambino – spiega Jean de Ville de Goyet, direttore del dipartimento di Chirurgia addominale pediatrica di Ismett – sta bene. Le sue condizioni sono buone, così come quelle dello zio che gli ha donato il fegato. Lo zio è stato dimesso dopo otto giorni dall’intervento ed é già tornato in Romania. Il bimbo ha trascorso alcune settimane presso il nostro Istituto e fra poco potrà ritornare anche lui nel suo Paese».

«La donazione da vivente è una strada oggi sempre più percorribile – aggiunge per concludere de Ville – Una chance in più per i bambini altrimenti costretti a rimanere in lista d'attesa mettendo a repentaglio la propria vita se non arriva in tempo un organo salvavita. Le moderne tecniche trapiantologiche sono sempre più sicure sia per chi dona che per chi riceve e consentono di avvicinare il successo degli interventi al 100%».