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Ve l'avevamo già anticipato e oggi, lunedì 3 agosto, è il giorno in cui l'Inps restituirà parzialmente gli arretrati sotto forma di una tantum, a quei pensionati con un trattamento superiore a tre volte il minimo, che nel biennio 2012-2013 sono stati esclusi dagli aumenti del caro vita. 

Vediamo insieme come funziona.

Rimborso pensioni: tutto quello che c'è da sapere

Per ottenere la forma non occorre alcuna richiesta, perché il tutto avverrà automaticamente per tutte le pensioni vigenti, anche quelle a favore dei superstiti. Diversa la situazione nel caso di decesso del pensionato (senza superstiti aventi diritto), poiché gli eredi devono presentare apposita domanda. 

In tutto, saranno 4 milioni i pensionati che riceveranno il famoso "bonus Poletti", il cui ammontare sarà progressivo. I rimborsi partono da 295 euro netti, per chi ha ha 2.700 euro e si trova quindi nella fascia tra cinque e sei volte il minimo Inps (ancora meno andrà a chi è a ridosso dei 3.000 euro). Per chi sta nel mezzo, tra tre e quattro volte il minimo (1.700 euro lordi) andranno 750 euro netti. A nessuno verrà rimborsato più del 40% del dovuto. Gli arretrati sono stati assoggettati all'Irpef con i criteri ordinari, quindi l'arretrato calcolato fino al 31 dicembre 2014 è assoggettato con tassazione separata, mentre quello relativo 2015 è assoggettato a tassazione ordinaria.