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Una mela che predice il futuro: la pumidda di San Giovanni.

  • Le leggende siciliane sono davvero tante e non si finisce mai di scoprirle.
  • Oggi facciamo tappa tra le province di Enna e Caltanissetta.
  • Nel giorno dedicato a San Giovanni, le fanciulle si affidano a una consuetudine molto particolare.

Il territorio siciliano è ricco di usanze particolari, che meritano di essere raccontate. Oggi vi parleremo di un singolare rituale delle province di Caltanissetta e di Enna. Nel giorno dedicato a San Giovanni, le ragazze in attesa di incontrare il loro futuro sposo, si affidano alle mele per avere un responso. Ebbene sì, avete letto bene. Come racconta Salvatore Spoto, si affidano alle mele che maturano a giugno, chiamate pumi o pumidda di San Giovanni. Si tratta di un rituale molto particolare: vediamo come funziona.

Secondo il rituale, la giovane morde una mela e poi la lancia in strada. È importante che nessuno la veda: solo così il responso sarà chiaro. Il futuro sposo porterà il nome del primo passante. Per approfondire ulteriormente, ci si può anche affidare a un rituale con il piombo. In questo caso, servono molta esperienza e una indiscussa tecnica divinatoria. Si mette una barretta di piombo sopra il fuoco per farla sciogliere. Il metallo fuso, lasciato cadere nell’acqua di una pentola, raffreddandosi assume forme diverse. L’interprete sa leggere il mestiere del marito che la sorte ha in serbo. In generale, il melo e le mele sono considerate nella tradizione siciliana piante e frutti magici, a partire dalla mitologia greca.

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