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Le isole Egadi hanno tremato, ma poi hanno tirato un sospiro di sollievo in seno alla vertenza sui collegamenti marittimi. Adesso potrebbe scoppiare un altro caso che vede coinvolte Ustica, Lampedusa, Linosa e Pantelleria. A lanciare l'allarme è il deputato regionale Mimmo Fazio, che non lesina parole al vetriolo nei confronti dell'amministrazione siciliana. È forte, insomma, il rischio stop ai collegamenti via mare con le isole siciliane.

 

Dopo quella dell’Ustica Lines l’Assessorato Regionale alle Infrastrutture e trasporti consegna un’altra vicenda paradossale che pagheranno sulla loro pelle gli abitanti delle isole. Ben due bandi sono andati deserti senza che si sia presentata alcuna compagnia di navigazione per assicurare i collegamenti con la terraferma e tra le isole.

Qualcosa non funziona nella predisposizione dei bandi per i collegamenti marittimi. Potrebbe essere l’aspetto economico offerto, oppure le richieste operative avanzate alle compagnie di navigazione, non può comunque essere un caso, però, che si sia verificata l’ennesima anomalia. Il trasporto verso le isole minori è un settore delicato che dovrebbe assicurare la continuità territoriale con la terraferma determinando pari opportunità di mobilità a cittadini ed imprese. Un principio sacrosanto che questa Amministrazione Regionale non riesce a garantire e che vedrà un’inaccettabile carenza di collegamenti in piena stagione estiva, con grave nocumento, principalmente, per le imprese turistiche.

Trovo irresponsabile la superficialità con la quale si muove l’Assessorato alle Infrastrutture e mi riferisco sia alla parte politica sia ai dirigenti e funzionari preposti. Inammissibile, inoltre, l’immobilismo di alcuni sindaci che accettano questa condizione che, più che in posizione di subalternità, li mette su un piano di condivisione di scelte che nei fatti si dimostrano errate e dannose per le comunità isolane.