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Nuovo sciame sismico Sicilia, continuano le scosse di terremoto tra Biancavilla e Ragalna. Secondo quanto rilevato dagli esperti dell’Ingv, sono state registrate una serie di scosse sull’Etna. Si tratta di cinque scosse a partire dalle 7,24 di oggi, martedì 9 ottobre.

Un terremoto di magnitudo 2.4 si è verificato nella zona di Ragalna, alle ore 7,48, a una profondità di 28 chilometri. Un secondo evento, di magnitudo 1.9, è avvenuto invece a Biancavilla alle ore 7,38.

La scossa successiva, di magnitudo 1.7, si è verificato a Biancavilla, alle ore 7,33. In seguito, sono avvenuti altri tre terremoti: uno di magnitudo 2.0 a Ragalna, uno di grado 2,2 a Ragalna e uno di magnitudo 2.0 a Milo.

Sciame sismico Sicilia, tante le scosse

Non si arresta, dunque, lo sciame sismico Sicilia delle ultime settimane. Tante le attività registrate dagli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Nei giorni scorsi una scossa è già stata registrata a Biancavilla, nel Catanese. Il Comune era stato interessato dal terremoto del 6 ottobre, alle 2,34, con una magnitudo di 4.6 ed epicentro a pochi chilometri da Santa Maria di Licodia.

La nuova scossa, di magnitudo 2.5, è stata registrata dagli esperti dell’Ingv di Catania. Sempre a Biancavilla, qualche ora prima, era stata registrata un’ulteriore scossa, di magnitudo 2. La terra continua a tremare, dunque: è molto probabile che si tratti di scosse di assestamento, che tuttavia preoccupano non poco la popolazione.

La “sismicità strumentale” del settore dell’Etna interessato dai recenti eventi, negli ultimi anni, è stata modesta, con la sola eccezione di un terremoto di magnitudo 3.1 avvenuto il 6 dicembre del 2000 e un altro, di magnitudo 3.3, il 25 agosto del 2017. In un raggio di 5 km da Biancavilla, a partire dal 2000, ci sono stati 11 terremoti di magnitudo superiore a 2.5.

La sismicità nell’area etnea avviene nella parte sommitale del vulcano, ma anche lungo i suoi fianchi, ed è caratterizzata da profondità ipocentrali molto variabili. Gli ipocentri variano da pochi chilometri in occasione di sciami sismici connessi all’attività eruttiva, fino a 10-15 km e talvolta raggiungono anche i 25-35 km.