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La consigliera leghista Donatella Galli, che aveva scritto qualche tempo fa "Forza Vesuvio, forza Etna" su Facebook, è stata condannata in primo grado a 22 giorni di reclusione e a un euro di risarcimento. La decisione è stata presa dal tribunale penale di Monza, su richiesta dell'avvocato Angelo Pisani, in favore delle parti civili costituite. 

«Ricorreremo certamente in Appello, perché dal mio punto di vista il fatto non costituisce reato, Galli aveva postato quella frase all’interno di un gruppo privato di amici sulla sua bacheca Facebook. È stata una boutade».Queste le parole dell’avvocato Maurizio Bono.

Il legale ha precisato: «Qualcuno ha preso senza il suo consenso quel post e lo ha divulgato in rete, poi è stato aperto un profilo falso a suo nome, dove sono state pubblicate altre frasi indicibili. Abbiamo denunciato immediatamente la cosa in Procura, ma Facebook ha rifiutato di fornire l’identità dell’autore del profilo fake e le indagini si sono arenate». Donatella Galli era stata sentita durante il processo e, secondo quanto riferito dal suo avvocato, aveva dichiarato in aula di essere «profondamente ferita da quanto accaduto perché quel post era una battuta tra amici, per chi mi conosce e sa che tipo di persona sono».