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Sono circa 6mila lavoratori quelli che il Presidente della Regione, Rosario Crocetta, sta cercando di far uscire dalla casse dello Stato; 4mila sono impiegati del Corpo Forestale.

Il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, in concertazione con il Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, sta cercando, proprio in questi giorni, di risolvere l’annosa questione del prepensionamento. Sfruttando infatti quella parte di legge Fornero che permette ai lavoratori che hanno superato i sessant’anni, di rimanere a casa con buonuscita e il 60% del loro stipendio, quattro anni prima del pensionamento vero e proprio, il Presidente spera di poter dare una nuova spinta all’economia siciliana, formando nuovi posti di lavoro e alleggerendo le casse dell’Inps e della Regione.

Oltre ai 4mila del Corpo Forestale, il Presidente e i sindacati sperano di poter ottenere il prepensionamento per tutti i dipendenti, compresi tra i 62 e i 67 anni, dei Consorzi di Bonifica (che ammontano a 2.400), oltre ai 450 trattoristi dell’Ente Sviluppo Agricolo e 400 lavoratori nel settore della Formazione, per un totale di 6mila persone in tutta la Regione.
È inoltre dell’inizio del mese, la triste notizia che l’ESA non riesce a pagare i propri dipendenti; dal 2 ottobre, gli stipendi di 450 lavoratori del Consorzio sono infatti stati sospesi, un discorso che proseguiva già da quattro mesi e che sarebbe stato legato ad un ‘errore’ nell’ultima Finanziaria, un errore che però si ripeteva già da ben tre Finanziarie distinte. I lavoratori si sono uniti il 7 ottobre di quest’anno, alla manifestazione messa in atto dai dipendenti
della Forestale, proprio sotto il Palazzo della Regione, a Palermo.

L’agricoltura siciliana ha subìto quest’anno un forte contraccolpo, dovuto soprattutto al clima ballerino di quest’estate e degli ultimi mesi. Molte le iniziative che la Regione sta cercando di mettere in atto per salvare il settore; misure contenitive, che si spera possano riuscire a tamponare la forte emorragia di guadagni e per risolvere anche il sempre più pressante problema dei NEET, ovvero dei giovani senza lavoro, che non percepiscono un reddito e che non sono nemmeno coinvolti in iniziative di formazione volte alla professione. Una fra tutte, proprio la promozione del pensionamento anticipato, ma anche i 10milioni che si vorrebbero destinare ai giovani per iniziative di stage e tirocini, e altri 20 da dirottare verso le iniziative imprenditoriali autonome dei siciliani tra i 15 e i 29 anni, a cui partecipa anche il Fondo Europeo. Un’impresa non facile, per un settore, quello agricolo, che è di fondamentale importanza per la regione più grande d’Italia.

Autore | Enrica Bartalotta